“E poi in sala parto ci chiedono: “Chi è che l’ha messa incinta questa balena?”.”
Risate.
Risate.
Si parla di un’ipotetica assistenza al parto di una donna in sovrappeso, gravidanza ottenuta da PMA; il tema è come gestire il sovrappeso nelle donne che accedono alla PMA: aspettare un calo ponderale? Quanto aspettare? Procedere comunque, consapevol* dei rischi ostetrici connessi a sovrappeso e obesità?
E’ un uomo che parla, un medico; sono uomini e donne che ridono, medic*, infermier*, biolog*.
Sono ad un convegno sulla PMA, Milano centro.
9 marzo: appena ieri la marea transfemminista è scesa in piazza.
Ieri sera partecipavo allo sciopero. Mi sentivo a casa, con il mio rosa in viso, i miei cartelli addosso e in cielo. Oggi ho un cartellino, sul cuore, il libro-zattera del mio naufragio in borsa. E sono felice di non sentirmi a casa qui.
Mi arriva la violenza, resto sconcertata, sconvolta dagli automatismi (ad una battuta che denigra qualcun* – la paziente rispetto al medicO- si ride, no?).
Questo medico mi ricorda Buscemi, mi suscita ribrezzo.
E’ anche contro questo che lottiamo: il linguaggio, il controllo/giudizio sui nostri corpi. Sono felice di sentire la ferita di questa frase bruciare così: la mia sensibilità è viva, identità e valori accesi, radicati.
#lottomarzo #8M #transfemminista